Matrimonio concordatario: tutto quello che c’è da sapere

Matrimonio concordatario: tutto quello che c’è da sapere

State pianificando di trascorrere insieme la vostra vita e avete parlato dei vari riti per la celebrazione delle nozze?
Una delle celebrazioni più diffuse è il rito “concordatario”, spesso confuso con altri (scopri anche la differenza tra rito civile e religioso).
Ma cosa significa il termine matrimonio concordatario? E da cosa si differenzia da altri riti?

Di seguito scopriremo tutto quello che c’è da sapere sul matrimonio concordatario, quali sono i documenti necessari per celebrarlo e per cosa si caratterizza.

Cos’è il matrimonio concordatario?

Con il concetto di matrimonio concordatario ci si riferisce a un rito con effetti religiosi e civili al contempo, celebrato innanzi a un Ministro del culto cattolico.
La possibilità di celebrare un unico rito, con effetti legali e religiosi al contempo, è stata introdotta da una disciplina concordataria, che ne ha previsto questa possibilità. In passato erano necessarie due distinte celebrazioni per unirsi in matrimonio, una civile e l’altra in forma religiosa.
Oggi è invece possibile svolgere un unico rito, quello appunto concordatario, con entrambi gli effetti.
L’importante è trascrivere lo stesso nei registri dello stato civile subito dopo la celebrazione.
Le condizioni necessarie per l’ottenimento di un effetto civile, oltre che religioso, sono le seguenti:
  • la celebrazione del rito dinanzi a un parroco, in applicazione della disciplina prevista dal diritto canonico;
  • la registrazione dell’unione nei registri dello stato civile dello Stato

Matrimonio canonico e concordatario: differenze e peculiarità

Quali sono le differenze sostanziali tra i due riti di celebrazione?

  • Il matrimonio canonico, che ha un effetto soltanto religioso, viene celebrato in Chiesa e ha una validità circoscritta all’ordinamento canonico.
    Ciò significa che, nel caso in cui i due partner decidano di celebrare unicamente questo rito, il matrimonio non produce effetti civili per lo Stato.
  • Il matrimonio concordatario, invece, riconosce al rito effetti civili, che vengono confermati in seguito alla trascrizione nei registri dello stato civile dello Stato.
    In genere la Chiesa cattolica non permette di celebrare matrimoni esclusivamente “canonici”, anche se a questa “regola” potrebbero esserci delle eccezioni.
  • Nel caso in cui sia stato celebrato un matrimonio esclusivamente canonico, è bene ricordare che la relativa disciplina rimane di competenza esclusiva dei tribunali ecclesiastici, nel senso che l’ordinamento giuridico italiano non detiene al riguardo alcun potere o autorità. Soltanto l’autorità ecclesiastica può intervenire in merito, anche in relazione all’eventualità di un’ipotetica nullità del matrimonio.
    L’ordinamento canonico non prevede infatti gli istituti di separazione e divorzio, tipico dell’ordinamento giuridico civile.

L’atto di matrimonio concordatario: cos’è e quando deve essere registrato?

Da quanto detto si evince che un matrimonio canonico, ovvero celebrato in Chiesa, può acquisire una valenza giuridica soltanto grazie al matrimonio concordatario. L’importante che siano presenti le seguenti condizioni:

  • il parroco che celebra il matrimonio, ovvero il Ministro di culto cattolico, deve leggere agli sposi gli articoli del codice civile relativi ai diritti e ai doveri dei due sposi;
  • l’atto di matrimonio dovrà essere redatto e vidimato in due copie;
  • una volta finita la cerimonia canonica, ovvero al massimo cinque giorni dalla data di celebrazione del rito canonico, l’atto di matrimonio dovrà essere trascritto nei registri di stato civile.

Vediamo adesso quali sono i documenti necessari per la validità del matrimonio concordatario.

Documenti e prassi burocratica: quali documenti servono per celebrare un matrimonio concordatario?

Per celebrare un matrimonio concordatario dotato di effetti religiosi e civili al contempo è necessario presentare al Ministro del culto i seguenti documenti:

  • certificato di nascita
  • certificato di residenza
  • l’eventuale certificato attestante il decesso del precedente coniuge, nel caso in cui uno dei due partner sia vedovo
  • l’eventuale certificato del precedente matrimonio, nel caso in cui uno dei due partner sia divorziato
  • documento di cittadinanza, di battesimo e di cresima

Si tratta di certificati civili, che è possibile richiedere nel proprio Comune di residenza.
Va considerato anche che, entrambi gli sposi, per sposarsi nella casa parrocchiale devono necessariamente frequentare un corso prematrimoniale, organizzato dalla stessa parrocchia (scopri tutto quello che c’è da sapere sul corso prematrimoniale). Nel caso in cui i due futuri coniugi vogliano celebrare le nozze in un Chiesa diversa dalla propria, oppure fuori dal proprio Comune di residenza, è necessario ottenere anche il “nulla osta ecclesiastico”: un certificato rilasciato dalla Curia.

Qual è l’iter burocratico del matrimonio concordatario?

La procedura per sposarsi in Chiesa con il rito concordatario è molto semplice:

  • i due futuri coniugi dovranno semplicemente recarsi in parrocchia e parlare con il prete o altro Ministro del culto, comunicando la presunta data delle nozze e verificare così se la Chiesa è disponibile alla celebrazione per quel determinato giorno. In ogni caso i due fidanzati possono fissare insieme al parroco la data più utile, sia per la celebrazione vera e propria che per la promessa di matrimonio. La disciplina del matrimonio concordatario prevede infatti che, i due futuri coniugi, prima di unirsi nel sacro vincolo del matrimonio debbano recarsi in Chiesa prima della data delle nozze, per effettuare il giuramento.
  • Affinché il rito concordatario possa avere effetti religiosi e civili al contempo sarà necessario effettuare una doppia pubblicazione: non solo presso il Comune ma anche sulle porte della Chiesa, per otto giorni comprensivi di due domeniche.
  • Il matrimonio concordatario dovrà essere infine celebrato in presenza di almeno due testimoni per parte.

Questo è tutto ciò da sapere circa il rito concordatario.
A parte l’iter burocratico, che potrebbe sembrare lungo e impegnativo, il matrimonio resta uno dei momenti più emozionanti della vita di ogni coppia. Per questo motivo è bene iniziare l’organizzazione e lo svolgimento delle pratiche burocratiche con un certo anticipo (almeno un anno prima), per evitare complicazioni e godersi le meravigliose emozioni che solo il giorno del “sì” sa dare

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